Insomma – Problemi senza soluzioni apparenti Ep. 9 In biosintesi

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Conversazione di Michele Gerace, sui generis tra i sui generis, con Francesca Cordella, Neurorobotica.

Ragionevolmente. Siamo davanti ad un problema senza soluzione, o meglio, senza una soluzione definitiva, valida una volta per tutte. E anche laddove una soluzione dovesse presentarsi come valida per un certo tempo, sempre ragionevolmente, possiamo aspettarci un nuovo problema: la soluzione di un problema porta con sé il germe di un nuovo problema. Nel mentre, dobbiamo proseguire sulla nostra strada fatta di accelerazioni e incespicamenti. La tecnologia rende tutto più evidente e veloce, motivo per il quale in questa serie di conversazioni rallentiamo un momento, partiamo da ciò che pare più evidente, pensabile e possibile, e ci apriamo a domande che interrogano la conoscenza acquisita per sondare quello che oggi riteniamo impensabile e impossibile. Per questo motivo, di fatto, dobbiamo attingere ai diversi saperi, a tutto campo, per introdurre tecnologie più raffinate e mature con le quali trovare soluzioni con somma diversa da zero a questioni vitali oggi impensabili e, se pensabili, impossibili, tra tutte quella di conciliare progresso, sostenibilità, risorse scarse e giustizia sociale. Non possiamo confondere la scienza con lo scientismo soppiantando i dubbi con le credenze e dobbiamo riconoscere che ci sono cose che la ragione da sola non può spiegare. In ogni caso, non possiamo rinunciare ad ancora più audaci conquiste tecnologiche e, allo stesso tempo, non possiamo rinunciare alla conquista (scoperta o riscoperta) della nostra umanità. Per trovare soluzioni laddove sembra che non ce ne siano, ce ne vuole di più. Insomma, parliamo di tecnologia e umanità, che poi potrebbero voler dire la stessa cosa. Di innovazione e regolazione. Le possibilità e la potenza dello strumento richiedono la capacità di tenere tutto insieme, gli opposti, le sovrapposizioni, le diverse facce delle stesse medaglie.

Insomma è la serie di conversazioni in collaborazione con la Scuola sulla Complessità, ideata e condotta da Michele Gerace che prende spunto dal suo libro di prossima uscita Sui generis. La forma del desiderio e il bel problema dell’essere umani e tecnologici (Rubbettino editore, a breve il link). C’entra il nostro essere sui generis, umani e tecnologici per definizione, che ci richiama a coscienza e responsabilità per stabilire principi, elaborare modelli e applicazioni più accurati, e ritrovare valori per darci una regolata.