Figli del silenzio: il caso dei 500 bambini cileni adottati in Sardegna

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Dal 1950, con un picco durante la dittatura militare di Augusto Pinochet, oltre 20 mila bambini sono stati strappati ai loro genitori e dati illegalmente in adozione a migliaia di famiglie dei Paesi più ricchi del mondo. Cresciuti senza avere idea che dall’altra parte dell’Oceano ci fossero una madre e un padre che li stavano cercando, la maggior parte di questi bambini ha vissuto senza conoscere le proprie origini. Ma negli ultimi anni, grazie a inchieste giornalistiche che hanno gettato luce su questo caso, un gruppo di madri si è riunito per cercare i figli scomparsi.

Da allora ha iniziato a indagare anche la giustizia cilena scoprendo un vero e proprio traffico di bambini che ha coinvolto enti religiosi, funzionari dello Stato cileno, assistenti sociali e militari. I Paesi in cui la maggior parte dei bambini è stata adottata illegalmente sono Italia, Svezia, Spagna e Olanda e, fino a oggi, nessuno dei governi ha dato spiegazioni o partecipato alle indagini portate avanti dal Cile. Ma non solo: ben 500 di questi bambini sono stati adottati illegalmente in Sardegna, portati in Italia da un gruppo di suore che aveva varie sedi nel Paese latinoamericano.

Chi sono questi bambini? E le loro vere famiglie che li cercano dall’altra parte dell’Oceano? Siamo andate a cercarli e in questi mesi abbiamo parlato con loro e le loro famiglie. Le loro storie e testimonianze sono racchiuse nel podcast scritto da Elena Basso e Giulia De Luca e prodotto da IrpiMedia Figli del silenzio: il caso dei 500 bambini cileni adottati in Sardegna.