Potere e bellezza, due termini che se accostati possono creare immagini molto suggestive. Nel corso della storia i due concetti che sembrano essere astratti, hanno dato prova della loro concretezza manifestandosi come interconnessi tra loro. Umberto Eco nel libro “Storia della bellezza” ci racconta come la bellezza sia stata nei secoli uno strumento di potere, usata spesso per rafforzare dei regimi autoritari attraverso espressioni culturali e artistiche. Queste espressioni sono un potente strumento che possiede la capacità di trasmettere pensieri e filosofie influenzando le popolazioni.
Il potere della bellezza sottolinea come essa possa influenzare profondamente individui e società nelle loro azioni e nella loro quotidianità. La bellezza fisica in particolare può generare una percezione completamente positiva della persona che la possiede spesso attribuendole qualità solo sulla base dell’aspetto fisico. Anche i social media hanno contribuito ad alimentare questa concezione del potere della bellezza, proponendo ideali di bellezza incarnati da personaggi famosi, per promuovere pubblicità ed influenzare la società.
La bellezza del potere, invece, più intuitiva e pericolosa, è scaturita dall’ammirazione e dal fascino che proviamo nel desiderio di comandare. Un leader che porta giustizia e ordine ispira e crea consenso. Chi comanda ed è padrone di sé, mostra controllo e saggezza, esprime manifestazione di potere che se ammirate dall’esterno rafforzano la bellezza del potere stesso. Se, come detto, i due concetti di potere e bellezza sono strettamente connessi tra di loro, e questa coesistenza la si osserva visivamente nella rappresentazione artistica dei grandi protagonisti della storia, ritratti da pittori di coorte, sicuramente prezzolati e per questo interessanti a mettere in evidenza entrambe le suddette caratteristiche. Indipendentemente se il loro esercizio del potere li abbia portato ad avventure militari dagli esiti negativi.
Di tutto questo parlerà il Critico d’Arte Prof. Vittorio Maria De Bonis esaminando e raccontando la storia di grandi quadri del passato, dei loro personaggi e di autori, come Goya, Velasquez, Boldini e altri.