Partecipano:
«Alle 18.21 di venerdì 27 agosto 2021 terminò formalmente l’avventura afghana della NATO. In quel momento il C130 italiano sul quale ero imbarcato, ultimo rappresentante dell’Alleanza Atlantica a lasciare il paese, passò il confine tra l’Afghanistan e il Pakistan. Per la prima volta in vent’anni l’Afghanistan era senza presenza NATO. Lasciammo il paese e lo lasciammo male, in mano a quegli stessi talebani che avevamo cacciato dal potere in poche settimane venti anni prima.»
Ne “L’ultimo aereo da Kabul” Stefano Pontecorvo racconta la Repubblica Islamica dell’Afghanistan, a partire dalla precipitosa ritirata delle truppe NATO, avvenuta nell’agosto del 2021, analizzando le cause profonde della resa militare che ha portato successivamente al crollo delle istituzioni afghane. L’autore evidenzia le scelte che l’Occidente avrebbe dovuto prendere per evitare il disastro, passando in rassegna la storia del paese, a partire dalla Conferenza di Bonn, che aveva creato il moderno stato dell’Afghanistan, fino all’Accordo di Doha, che si è rivelata una condanna definitiva per la Repubblica. Un testo essenziale per capire un mondo complesso e distante dal nostro e per comprendere gli errori dell’Occidente e della NATO, a partire dal modus operandi degli USA che consiste nel risolvere conflitti con altre guerre, e dall’incapacità dell’Europa di porsi come “terzo polo pacifista”, in un mondo che va sempre più polarizzandosi. L’analisi del nuovo ordine mondiale offerta da questo testo, offre spunti di riflessione anche nella situazione attuale di guerra in Ucraina.