Il Museo delle Civiltà di Roma inaugura la mostra Villa Lituania degli artisti Nomeda & Gediminas Urbonas, a cura di Matteo Lucchetti, curatore per le arti e culture contemporanee presso il Museo. Il progetto Villa Lituania torna in Italia sedici anni dopo aver rappresentato la Lituania alla 52a Biennale di Venezia nel 2007, vincendo la Menzione d’Onore della Giuria, e viene presentato al Museo delle Civiltà in occasione dei quarant’anni dalla morte di Stasys Lozoraitis, diplomatico residente presso la Villa dal 1937 al 1940.
Villa Lituania è un’installazione multimediale che ruota attorno alla storia dell’edificio omonimo (costruito nel 1912 dagli architetti Pio e Marcello Piacentini e situato a Roma in Via Nomentana 116), che ospitò l’Ambasciata Lituana per pochi anni, dal 1937 al 1940, quando fu confiscata dall’allora Unione a diventando simbolicamente l’ultimo territorio occupato e, dopo il crollo dell’URSS nel 1991, utilizzato come sede dell’Ufficio Consolare dell’Ambasciata di Russia in Italia. Oggi, terminate le contese sull’edificio, esso rimane un contenitore di storie collettive e personali e un punto di partenza per analizzare una storia di liberazione dall’occupazione e il ruolo che vi ha svolto l’arte, in particolare il rapporto tra esseri umani e animali come una possibile via di uscita dal conflitto e dalle sue sedimentazioni.