Commercio, trasporti, sicurezza e mobilità umana attraverso le frontiere

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Nel mondo contemporaneo, il concetto di “confine” ha assunto una rilevanza nuova e complessa. Non si tratta più soltanto di linee geografiche che delimitano gli Stati, ma di spazi politici, simbolici e strategici nei quali si gioca una parte fondamentale della sovranità, della sicurezza e dell’identità europea. In un contesto segnato da instabilità geopolitica, conflitti regionali, pressioni migratorie, minacce ibride e disinformazione, la difesa dei confini è diventata una priorità per l’Unione Europea.

Il confine oggi è terra di passaggio, di attrito, ma anche di responsabilità condivise. La dimensione esterna dell’UE , dai confini orientali con la Bielorussia e la Russia fino a quelli meridionali affacciati sul Mediterraneo , è sempre più soggetta a pressioni che mettono alla prova la tenuta del progetto europeo. Di fronte a queste sfide, l’Unione ha iniziato a dotarsi di strumenti più robusti: il rafforzamento del mandato e delle capacità operative di Frontex, lo sviluppo della Politica di Sicurezza e Difesa Comune, l’implementazione della Cooperazione Strutturata Permanente (PESCO), l’istituzione del Fondo Europeo per la Difesa e, più recentemente, il dibattito sulla militarizzazione di alcune aree di confine.

Ma la difesa dei confini non è solo questione di forza: è anche equilibrio tra protezione e diritti. La tensione tra la necessità di sicurezza e il rispetto delle norme umanitarie e dei diritti fondamentali è sempre più evidente, soprattutto quando si tratta di gestione dei flussi migratori o di interventi in aree di crisi. In parallelo, cresce la consapevolezza che proteggere i confini oggi significa anche proteggerli nel cyberspazio, dalle campagne di disinformazione, dagli attacchi alle infrastrutture critiche e dalle nuove minacce tecnologiche.

L’obiettivo di questo evento è riflettere su come l’Europa possa rafforzare la propria autonomia strategica nella difesa dei confini, affrontando le sfide contemporanee con strumenti efficaci, coordinati e coerenti con i suoi valori fondanti. Attraverso un confronto tra istituzioni, esperti di sicurezza, giuristi, ricercatori e attori della società civile, si cercherà di immaginare una nuova cultura della difesa europea: più consapevole, integrata, solidale.