La politica estera è tornata protagonista in occasione della campagna elettorale delle elezioni del 25 settembre. È tornata protagonista perché gli avvenimenti internazionali in cui Italia ed Europa sono stati coinvolti lo hanno richiesto ed imposto. È tornata protagonista perché le decisioni di politica estera prese da Bruxelles all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina su energia e sanzioni hanno spinto stati e membri europei e ridefinire e, come nel caso di Italia e Germania, a stravolgere i propri capisaldi e scelte di politica internazionale. Nel caso dell’Italia, il cambio di rotta sulla Russia intrapreso dal governo Draghi ne costituisce esempio eclatante. Tuttavia, con il cambio di governo e parlamento, la politica estera italiana nei confronti di Mosca rimarrà come tale? Come e se cambierà la politica estera italiana del nuovo governo? E quali le potenziali ripercussioni sul rapporto transatlantico e sul ruolo dell’Italia in Europa e nel contesto multilaterale?