Il pilastro acqua nel Piano Mattei
Strategie di sviluppo, impatto e opportunità per la filiera italiana dell’acqua
L’acqua nel piano Mattei
Il documento di inquadramento del piano Mattei presentato dal governo prevede sei pilastri (istruzione e formazione, Agricoltura, Salute, Energia, infrastrutture, acqua) tra cui quello relativo all’acqua.
A proposito si legge che “gli interventi riguarderanno la perforazione di pozzi, alimentati da sistemi fotovoltaici; la manutenzione dei punti d’acqua preesistenti; gli investimenti sulle reti di distribuzione; e le attività di sensibilizzazione circa l’utilizzo dell’acqua pulita e potabile.”
E’ peraltro evidente che il tema acqua riguarda anche gli altri pilastri: dall’agricoltura, prima consumatrice della risorsa, alla salute, con indispensabili interventi di sanificazione legati ai sistemi urbani, a quello relativo alle infrastrutture e all’energia.
L’enorme gap di investimenti e finanziamenti del settore riguarda diversi aspetti: l’accesso alla risorsa, le condizioni igienico sanitarie di molti agglomerati urbani, le infrastrutture idriche, la gestione del ciclo integrato rifiuti/acqua, l’introduzione di innovazioni tecnologiche legate allo smart water.
Nel 2026 si svolgerà a Roma il Primo forum euromediterraneo dell’acqua che sarà un’occasione per rilanciare il protagonismo del Paese nel settore idrico, data la sempre maggiore rilevanza sociale, politica ed economica che l’acqua va assumendo.
Ma quali sono le reali necessità del continente? Quali le priorità indicate nei piani strategici continentali (Africa 2063) e in quelli dei singoli paesi, in particolare i nove inclusi nel piano Mattei del Governo italiano? Quali sono gli strumenti finanziari mobilizzabili a livello internazionale e quelli del settore privato? Quali sono le opportunità per il nostro paese di mettere a disposizione know how e capacità manifatturiera e ingegneristica per impattare positivamente sullo sviluppo sostenibile del continente nel settore dell’acqua?
Il dibattito tenta di dare un contributo a una strategia di intervento complessiva, paritaria e concreta, nello spirito del Piano Mattei, facendo incontrare attori africani (delle istituzioni e dell’impresa), la filiera italiana dell’acqua (multiutilities, società di ingegneria, aziende di innovazione del settore) e portando una traccia di lavoro per risultati tangibili.
Parteciperanno: