Dostoevskij pubblicò nel 1866 “Il giocatore”, dove analizzava il gioco d’azzardo in tutte le sue forme. E se il suo Paese fosse diventato, 160 anni dopo, un nuovo protagonista del libro?
La Russia ha sviluppato durante gli anni diverse strategie per tornare a ricoprire un ruolo leader a livello globale. Dopo la Georgia, è stata la volta dell’Ucraina. A seguito di una serie di manifestazioni filoeuropee, diventate note come Euromaidan, iniziate nella notte tra il 21 e il 22 novembre 2013, la Russia ha lanciato la propria offensiva militare e politica ricorrendo all’uso della forza, annettendosi la penisola Crimea e utilizzando metodi non convenzionali come pressione economica, influenza religiosa, propaganda, mobilitazione politica. Nonostante queste azioni abbiano complicato l’accesso dell’Ucraina alla NATO, non hanno diminuito la volontà̀ di Kiev di entrare nell’Unione Europea e aderire all’Alleanza Atlantica.
Nel 2021 truppe ed armamenti russi si sono concentrati in prossimità dei confini con l’Ucraina. Mosca ha poi formulato una serie di richieste, inclusa la garanzia che nessun’altro Stato appartenente all’ex URSS possa unirsi alla NATO, il ritiro di tutti gli armamenti negli Stati confinanti e la rimozione delle infrastrutture militari NATO nell’Europa dell’est. Considerando il carattere massimale di queste domande, non potevano essere realisticamente soddisfatte dagli Stati Uniti, dall’Europa e dalla stessa NATO.
Si è così arrivati all’invasione dell’Ucraina del 2022 che forse puntava inizialmente ad un cambiamento di regime ma che ora sembra voler raggiungere una completa demolizione dell’Ucraina come Stato funzionale. La strategia di Mosca, infatti, comprende la distruzione delle infrastrutture, la diminuzione della popolazione del Paese e, in ultima analisi, la negazione della sua sovranità. La sfida e la scommessa della Russia volevano infliggere una punizione esemplare dell’Ucraina per il suo avvicinamento all’Occidente trasformandola in uno stato cuscinetto russificato. Oltre alle conseguenze per l’Ucraina, il “gioco” russo ha rappresentato però anche una sfida per l’Europa. Energia, difesa ed economia sono solo alcune tra le situazioni che i paesi europei sono stati a chiamati ad affrontare cercando di ridefinire il proprio ruolo nello scacchiere globale. Probabilmente la Russia non si attendeva una risposta unitaria dell’Unione Europea che insieme agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna ha invece mandato un messaggio chiaro di supporto al Paese aggredito, costringendo Putin a scoprire le proprie carte, e mettendo in discussione il risultato sperato all’inizio del drammatico gioco d’azzardo russo.