Difesa comune europea, lo strumento militare, sicurezza e deterrenza

Il corso diretto ai giornalisti ha come obiettivo fornire la giusta conoscenza relativa alla  politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) come parte integrante della politica estera e di sicurezza comune dell’UE (PESC). La PSDC costituisce il principale quadro politico mediante il quale gli Stati membri sviluppano una cultura strategica europea della sicurezza e della difesa, affrontano insieme i conflitti e le crisi, proteggono l’Unione e i suoi cittadini e rafforzano la pace e la sicurezza internazionali. Dal 24 febbraio 2022 la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina ha dato ulteriore impulso a quella che deve diventare un’Unione della difesa dell’UE. In tale cornice, lo strumento militare mantiene un’elevata rilevanza quale mezzo attraverso il quale uno Stato assicura la difesa e la sicurezza dei propri confini nazionali e partecipa alla tutela dei principi e degli interessi strategici delle organizzazioni internazionali delle quali fa parte.  Dal 2003 e dal primo intervento nei Balcani occidentali, l’UE ha avviato e gestito 40 operazioni e missioni in tre continenti. Circa 4 000 membri del personale militare e civile dell’UE sono attualmente impiegati all’estero.  L’ultima missione, l’operazione ASPIDES della forza navale diretta dall’Unione europea (EUNAVFOR), è stata avviata per tutelare la libertà di navigazione e salvaguardare la sicurezza marittima nel Mar Rosso, nell’Oceano Indiano nordoccidentale e nel Golfo attraverso la scorta e la protezione delle navi dagli attacchi marittimi o aerei. La decisione di incrementare il sostegno dell’UE all’Ucraina; il rafforzamento della cooperazione con partner e alleati che condividono gli stessi valori al fine di garantire l’efficace attuazione della PSDC; il potenziamento delle capacità dell’UE in materia di sicurezza e difesa, l’importanza di integrare la politica di sicurezza e di difesa dell’UE con altri strumenti civili; nonché sul miglioramento della complementarità con la NATO, garantiranno l’autonomia strategica europea e renderanno l’UE un garante strategico della sicurezza internazionale anche nel versante della deterrenza. Il 5 marzo 2024 la Commissione Europea ha presentato la strategia per l’industria europea della difesa (EDIS), volta a rafforzare la competitività e la preparazione della base industriale e tecnologica di difesa europea (EDTIB). Onde aumentare la competitività e incentivare la cooperazione degli Stati membri in materia di appalti congiunti, l’obiettivo è quello di acquisire almeno il 40 % dei materiali di difesa in maniera collaborativa e il 50 % all’interno dell’UE entro il 2030, per passare al 60 % entro il 2035.

Per iscrizioni: https://www.formazionegiornalisti.it/