L’Unione europea del post-elezioni: fra incertezze e sfide future

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Le recenti elezioni europee hanno evidenziato un cambiamento nel panorama politico europeo. Nuovi partiti e nuove visioni sull’Europa sono emersi con il rischio di ostacolare alcune politiche europee fissate dalla precedente Commissione. Le sfide economiche più importanti non sembrano essere diverse, tra le più cruciali la transizione ecologica e l’annessione dei Balcani occidentali, situazioni che generano dubbi e controversie in molti degli Stati membri. C’è poi la gestione della crisi Russo-Ucraina, che necessiterà dell’intensificazione degli sforzi diplomatici anche per rafforzare il ruolo dell’Unione Europea a livello internazionale. In questo scenario post elezioni europee, il nuovo ciclo parlamentare dovrà fronteggiare la possibile frammentazione politica che si sta creando e che potrebbe risultare in una polarizzazione del processo decisionale su importanti riforme, quali ad esempio quella dei Trattati europei. Inoltre, le già presenti visioni euroscettiche si stanno rafforzando in alcuni stati dell’UE, la quale per fronteggiarle dovrà opporre una politica di maggiore coinvolgimento della società civile.

Il tema dell’immigrazione, infine, registra pensieri politici differenti su come affrontare e gestire il flusso Migratorio, regolando nel modo più efficiente, l’accoglienza e la distribuzione dei rifugiati nei diversi paesi dell’UE.