Serena Giusti, nel libro “La Disinformazione e la Politica Estera” pubblicato da Vita e Pensiero Editrice, esamina l’uso della disinformazione nella politica estera, analizzando come la manipolazione venga impiegata da Stati e altre entità per influenzare l’ambiente esterno e raggiungere obiettivi specifici. Il ruolo della disinformazione si è evoluto grazie alle piattaforme digitali, che consentono a chiunque di creare contenuti manipolati e diffonderli globalmente in modo anonimo. L’avvento delle piattaforme digitali ha amplificato il potenziale dell’uso della disinformazione, come dimostrato dagli attacchi russi nelle elezioni statunitensi del 2016 e nell’invasione dell’Ucraina nel 2022. Il libro sottolinea come la disinformazione non sia solo uno strumento di propaganda, ma possa diventare parte di una strategia più ampia, persino connessa alla guerra ibrida. Alcuni interventi tattici può trasformare conflitti online in conflitti offline e persino escalare in conflitti tradizionali.
